Il ristorante “da Tonino” dello chef Salvatore Aprea è stato segnalato dalla Guida Espresso 2021 tra i migliori ristoranti d’Italia con gli ambiti 3 Cappelli
Il riconoscimento del proprio lavoro può arrivare da molte fonti: può essere un premio assegnato dall’alto, ma può venire anche dagli apprezzamenti di chi, usufruendo dei servizi erogati, manifesta la propria soddisfazione e ci regala la carica per affrontare nuove sfide e continuare a migliorarci. Di questo secondo tipo di riconoscimenti, Salvatore Aprea e il ristorante da Tonino hanno sempre fatto incetta: fin dalla sua nascita infatti il ristorante è riuscito, con una cucina di qualità, una suggestiva location e un servizio impeccabile, a entrare nei cuori dei clienti e a rimanerci fino ad oggi. L’ottenimento dei 3 Cappelli, ambito premio assegnato dalla rivista “L’Espresso” alle eccellenze della ristorazione italiana, è però un’ulteriore prova di come la passione e l’impegno profuse nel proprio lavoro a lungo andare vengano sempre premiate. E’ proprio allo chef Salvatore Aprea che abbiamo chiesto di commentare questa vittoria e di svelarci quali sono, a suo parere, i segreti del suo successo.
Cosa rappresenta per te il ricevere questo prestigioso riconoscimento?
“Credo sia un bel riconoscimento sia per me che per lo staff; ci tengo infatti a sottolineare che l’ottenimento dei 3 Cappelli è stato merito di tutti, perché da soli non si va da nessuna parte. Credo che per il ristorante sia una bella opportunità per ottenere maggiore risonanza, e per tutti noi sia un punto di partenza che ci sproni a cercare sempre di migliorare ogni anno”.
Ti aspettavi di ottenerlo?
“No, non me l’aspettavo, soprattutto perché fino all’anno scorso avevamo un solo Cappello. Un “salto” fino a raggiungere i 3 Cappelli è stata una piacevolissima sorpresa, non solo per il premio in sé, ma specialmente perché rappresenta il riconoscimento del fatto che stiamo facendo bene il nostro lavoro; tutto ciò ci riempie di orgoglio e ci motiva a migliorarci sempre per i nostri clienti, che vengono e ritornano in primis per la qualità che sappiamo dimostrare”.
Quali pensi che siano i punti di forza del ristorante che gli hanno permesso di ottenere i 3 Cappelli?
“Sicuramente un ruolo importantissimo lo hanno i prodotti che usiamo, fondamentali perché senza una buona materia prima da cui partire è difficile creare qualcosa di eccellente. Poi direi il duro lavoro: in cucina come in sala, le ore di lavoro sono tante. Infine la ricerca dei prodotti, gli accostamenti dei sapori e l’attenzione verso i clienti, a cui riserviamo le migliori attenzioni per far sì che ogni volta la loro esperienza sia sempre migliore della precedente. Per come la vediamo noi, Capri non è solo un’isola “mordi e fuggi”, e nonostante la sua grande notorietà la renda sempre e comunque una meta attrattiva, crediamo che un buon ristoratore debba sempre cercare di coccolare il cliente, di convincerlo a tornare e farlo sentire a casa”.
Consideri questo riconoscimento più un traguardo o un motivo per spronarti a fare sempre meglio?
“Per me ogni riconoscimento è sempre un motivo per cercare di migliorarmi; questo in particolare mi ha dato tanta carica che sono pronto ad investire per cercare di mantenerlo e superarlo. Voglio ringraziare il mio staff, quello attuale ma anche tutti coloro che hanno collaborato con me in passato, perché chiunque ha lasciato qualcosa di buono al ristorante; e voglio ringraziare i clienti che apprezzano il nostro lavoro, perché anche questa è una motivazione che ci sprona a fare sempre del nostro meglio”.