Una realtà che cresce di pari passo con la cucina per proporre alla clientela sempre il meglio.
Oggi vogliamo rivolgere il nostro sguardo ad una parte parallela ma integrante del ristorante da Tonino: la sua cantina. Lasceremo che sia essa stessa a raccontarsi, della sua nascita, delle persone che le hanno dedicato energia e passione, fino a diventare elemento fondamentale e che viaggia di pari passo con l’ottima e ricercata cucina che propone il ristorante.
La cantina nasce a metà degli anni ‘90, sotto la gestione dello chef Antonino Aprea; dopo qualche anno però la sua conduzione passa al figlio Gennaro, che tuttora se ne occupa con piglio esperto e dedizione.
Fin dal principio, l’entusiasmo riversato dagli Aprea nel progetto porta a ottimi risultati. In quel periodo si punta soprattutto sui grandi vini del nord, specialmente toscani; l’attenzione è rivolta anche a buoni prodotti del Sud Italia, più o meno conosciuti. Col tempo, questa vocazione al territorio evolve sempre di più, e Gennaro spende sempre più energie cercando giovani aziende con ottimi prodotti, realtà locali che valga la pena proporre e portare all’attenzione della clientela.
Oggi in cantina è presente una grande varietà di etichette, dal grande champagne al vino maggiormente di nicchia. Di esse un buon 90% è composto da vini italiani, che spaziano dai grandi nomi del nord a piccoli produttori, includendo anche realtà giovani del nostro territorio.
Cantina e ristorante sono, adesso, due realtà che procedono sullo stesso binario, e si influenzano reciprocamente in maniera inevitabile. Ad esempio, provenendo dalla cucina molti piatti di carne, è naturale che la cantina proponga una ricca e variegata scelta di importanti vini rossi, sempre però stando attenta ad offrire valide alternative alla clientela spaziando fra paesi e tipologie. Abbinamenti che vengono tipicamente consigliati sono un Greco miniere Cantina dell’Angelo con il “prima l’uovo o la gallina” o il Taurasi Perillo per accompagnare il Maialino nero, friarielli, patate dolci e salsa BBQ.
Gennaro e suo fratello Salvatore cercano da un lato di mantenere i contatti con i grandi produttori che tuttora compongono la carta dei vini della cantina, ma al contempo non smettono di cercarne sempre di nuovi, anche all’estero, che possano proporre prodotti magari di nicchia, ma sempre di alta qualità. L’attenzione degli Aprea è rivolta sia a paesi dove la tradizione del vino è rinomata come la Francia, sia ad altre nazioni, come la Grecia e la Georgia, capaci di proporre ottimi vini con sapori anche molto diversi da quelli che troviamo in Italia. A testimonianza della pari importanza ricoperta oggi da cantina e ristorante, c’è la cura che la famiglia Aprea riversa su entrambi i progetti: quando hanno in mente un miglioramento per il ristorante, si prodigano perché la cantina non sia da meno, con l’obiettivo di farli crescere insieme ed offrire ai clienti il meglio su entrambi i fronti.